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Introduzione
Il trattamento di dermopigmentazione eyeliner deve essere eseguito da un operatore adeguatamente formato che abbia conoscenza approfondita dei materiali e delle attrezzature, dell’anatomia dell’occhio, delle palpebre, delle varie ed eventuali patologie correlate, dei canoni estetici.

I pigmenti utilizzati devono essere sterili e formulati in modo da risultare bio-riassorbili dall’organismo. Nel tempo il colore tenderà a schiarirsi gradatamente, e questa caratteristica è fondamentale trattandosi di un trattamento eseguito per migliorare, modificare, correggere alcuni aspetti del viso. Questo consente di apportare variazioni nel colore o nelle forme.

Viene eseguito tramite un’apparecchiatura elettrica a movimento rotativo, detta dermografo, su cui viene innestata una cartuccia con uno o più aghi, in acciaio chirurgico, sterile e monouso; il diametro e il numero degli aghi utilizzati varia in funzione della tecnica che viene messa in atto.

Il trattamento può essere eseguito anche con tecnica manuale ma la perizia professionale deve avere livelli altissimi vista la difficoltà, la manualità e la precisione richiesta.

La velocità del dermografo e la profondità dell’ago influiscono sul risultato più o meno corretto in considerazione del fatto che la pelle delle palpebre è la più sottile del corpo. Lo spessore dell’epidermide è inferiore a 50 micron (0,05 mm). Per queste caratteristiche della cute si scelgono aghi poco invasivi.

Gli aghi più utilizzati per le diverse tecniche possono essere i seguenti: 1 punta 0,25 medium taper, 1 punta 0.30 medium taper , 3 punte liner 0,20, 3 punte liner 0,25 long taper. La velocità del dispositivo e i movimenti dell’operatore determineranno il rilascio del colore. Maggior velocità effetto sfumato, minor velocità intensità di tratto.

Esistono diverse possibilità di esecuzione con risultati diversi, da un naturalissimo infra-cigliare adatto anche agli uomini ad un eye-liner grafico, ottenuto tracciando la linea di definizione della palpebra superiore accentuando ed enfatizzando l’attaccatura esterna degli occhi. Per professionisti esperti è possibile eseguire eyeliner sfumati e ottenere anche effetti colorati e cool, quasi un delicato ombretto.

Di seguito analizzeremo step, fattibilità, aspettative della cliente nonché le effettive possibilità di esecuzione.

Descrizione degli step
Consulenza: La consulenza è una importantissima fase preliminare. Si suggerisce di fissare una seduta informativa prima del trattamento per escludere eventuali patologie, per eseguire una prova davanti allo specchio che si avvicini il più possibile al risultato da eseguire e per capire il reale incontro tra aspettative e possibilità di realizzazione.

Consenso informato: Si tratta di un momento importantissimo che consiste in uno scambio di informazioni tra il professionista e il cliente. L’operatore informa il cliente descrivendo le procedure, spiegando possibili controindicazioni e complicanze. Il cliente viene invitato a dichiarare se assume farmaci o se sussistono patologie che potrebbero precludere l’esecuzione del trattamento. È compito del professionista informare accuratamente e indagare qualsiasi problematica che potrebbe potenzialmente rappresentare un rischio per la salute. Con l’approvazione finale il cliente firma in ogni sua parte il consenso informato, nel quale sono riportati i dati del professionista, del cliente, specificate le procedure di esecuzione del trattamento ed eventuali note.

E’ tuttavia opportuno verificare la pressione oculare e consultare un oculista per qualsiasi dubbio.

Durante l’erogazione delle informazioni si presta attenzione alla morfologia del volto, all’espressività e alla mobilità muscolare dello stesso. Si osservano il modo di porsi, di sorridere o di strizzare gli occhi, in modo da proporre il trattamento e il risultato maggiormente valorizzante, decidere la tecnica più adatta per valorizzare il volto, donando armonia con tutti gli elementi, consapevoli che un trucco permanente non è un make up che può essere tolto facilmente.

Vengono esposte le varie fasi del trattamento, dalle attrezzature utilizzate ai colori. I protocolli igienici applicati e specifici per la zona perioculare devono essere chiaramente esposti al cliente. Il cliente va rassicurato, ma correttamente informato. Vengono esposte le diverse e fisiologiche fasi della guarigione: ossidazione e sensazione di colore più scuro, possibilità di piccole esfoliazioni. Devono essere spiegate e fornite precise indicazioni della cura domiciliare.

Soluzione oftalmica sterile, priva di conservanti, Idratante e lubrificante Acido Jaluronico ad alto peso molecolare 1.500.000, Dalton con Solfato di Zinco, o r ophty film – liquido sterile costituito da Tocoferolo Acetato vitamina E che forma un film protettivo e omogeneo favorendo il ripristino della normale idratazione della superficie oculare),

Cose da evitare appena si è tatuato un eyeliner: make up, piscina o mare, sauna, palestra e bagni turchi, eccessiva sudorazione per i primi 10 gg.

Analisi: valutazione dell’anatomia delle palpebre, presenza di dermatite, pelle eccessivamente secca, occhi arrossati o irritati, esclusione di eventuali patologie ostative o di farmaci che interferiscono con il trattamento. Frequenti blefariti (infiammazione dei bordi delle palpebre, che hanno il compito di proteggere i bulbi oculari da attacchi esterni), presenza di glaucoma, eccessiva pressione oculare, qualsiasi piccola alterazione cutanea deve essere adeguatamente indagata prima del trattamento inviandola al medico di competenza (oculista o dermatologo).

Fotografia
È importante produrre una documentazione fotografica da allegare al consenso informato, che deve contenere: foto del prima, volto intero per valutare eventuali asimmetrie, spesso non percepibili ad occhio nudo, foto in dettaglio della parte da trattare e lo stesso verrà ripetuto a termine lavoro.

Progetto esecutivo: eseguita l’asepsi con disinfettante isolacrimale (es. salviette Blefavis Glicerolo vegetale, Aloe Ferox estratto glicolico, Malva Sylvestris estratto glicolico, Citrus grandis seed estratto idroglicerico (estratto di semi di pompelmo), Cocamidopropil betaina, Potassio fosfato monobasico, Potassio fosfato bibasico, EDTA disodico, Fenetil alcol, Caprillil glicole, Acqua depurata) vengono utilizzate gocce per la protezione oculare. Qualche minuto prima dell’inizio del trattamento infatti viene messa una goccia di un liquido sterile (es. filmeOpht-R, costituito da tocoferolo acetato – vitamina E – per creare un film protettivo, persistente e omogeneo che contribuisce a mantenere idratata la superficie oculare durante la seduta)

Si passa poi allo studio della conformazione delle palpebre, degli occhi e del viso nel complesso, disegnando la forma dell’eyeliner con un puntalino sterile e del colore scelto o con un pennarello dermografico sterile monouso.

Il progetto esecutivo deve rispettare ciò che è stato pattuito e il cliente deve nuovamente approvare il disegno, valutando eventuali correzioni.

Dispositivi di protezione: si esegue il primo lavaggio delle mani con sapone antisettico e si procede all’allestimento del campo sterile con guanti sterili. L’inchiostro viene posto in cup ink e, in caso di mix di colori, questi vanno mescolati con un ago sterile. Procedere poi nuovamente al lavaggio delle mani indossando dispositivi di protezione personale: cuffia, mascherina, guanti e camice sterile.

Procedure
Il cliente viene invitato a sdraiarsi sul lettino dopo aver espletato eventuali necessità fisiologiche ed essersi idratato. Bisogna creare una situazione ottimale che parta dalla temperatura ambientale alla posizione: nulla deve creare disagio poiché una persona rilassata è disponibile e meno reattiva a stimoli che in alcuni momenti possono risultare spiacevoli.

Il posizionamento nel lettino deve essere confortevole per la cliente. Il collo e la schiena devono essere in posizione di rilassamento e scarico per poter lavorare nel confort per il tempo necessario all’esecuzione che potrebbe richiedere anche 2 ore. Le posizioni sono state approvate da un fisioterapista e un posturologo. Sono state valutate e analizzate anche le posizioni assunte dall’operatore e impartite durante i training.

Viene posto un telino sterile sotto il capo e uno attorno al volto della persona. Eventuali coperte per una corretta temperatura sono in materiale monouso.

Tramite l’ago a cartuccia applicato sul dermografo (numero e spessore degli aghi dipendono dal tipo di trattamento che si vuole eseguire) viene applicato il colore sulle palpebre seguendo il progetto impostato in precedenza con movimento lento e costante, avendo cura di tenere l’ago perpendicolare alla superficie da trattare.

La palpebra deve essere tenuta chiusa. E’ importante che l’operatore abbia la certezza di avere una presa sicura e al contempo delicata per evitare movimenti. La pelle è tesa in modo confortevole.

Si suggerisce di fornire alla cliente una pallina antistress perché eviti movimenti improvvisi. La si invita ad alzare la mano per interrompere la sessione, così da evitare che parli muovendo la mano dell’operatore.

L’operatore si posizione sul fianco destro del cliente per entrambi gli occhi. In caso l’operatore sia mancino si invertono le posizioni.

La posizione assunta dall’operatore deve essere confortevole, con l’avambraccio appoggiato e il polso rilassato, il che consente scioltezza e leggerezza nel movimento.

I movimenti più lenti rilasciano più colore con un effetto più pieno. Movimenti veloci, ritmici e delicati vengono utilizzati per sfumature e riflessi colorati.

Un buon esercizio suggerito è provare il ritmo, la musicalità e la vibrazione su un palloncino, con l’obiettivo di sgonfiarlo senza farlo esplodere. Questa sensazione si avvicina molto alla delicatissima parte da trattare e consente all’operatore di “memorizzare” le manualità esecutive.

Può essere utilizzato del ghiaccio posto all’interno di un guanto sterile e appoggiato attraverso una garza sterile per una piacevole sensazione di freschezza e confort

Da Evitare
– Operare sulla wet line per evitare di danneggiare le ghiandole di Meibomio (40 nella palpebra superiore e 30 nella palpebra inferiore). La mancata osservanza di ciò potrebbe provocare secchezza oculare e altre complicanze anche a lungo termine.
– Avvicinarsi al canto mediale o laterale dove si trovano i dotti lacrimali.
– L’uso di anestetici: il trattamento viene eseguito in sicurezza senza anestetici che potrebbero creare irritazioni e lesioni anche gravi per il cambio di ph.
Pulizia durante le procedure: nel corso della seduta possono essere usate per la detersione: acqua sterile con garze in TNT, glicerina sterile e salviettine emollienti sterili specifiche per la zona oculare isolacrimali. La detersione deve essere sempre delicata evitando sfregamenti energici, per questo motivo si prediligono prodotti viscosi o oleosi che puliscono per lipo-affinità e acqua sterile.

Post trattamento: al termine del trattamento si suggerisce l’applicazione di un collirio monodose ad azione lenitiva e calmante (es. refral – gocce oculari con aloe vera e acido ialuronico) e sulla zona trattata delle palpebre. Per 24/48 ore le palpebre potranno risultare leggermente gonfie e arrossate.

E’ opportuno consegnare al cliente un memorandum dove sono riportati i comportamenti da seguire nei giorni successivi al trattamento: per i primi 5/8 gg successivi al trattamento detergere delicatamente 1-2 volte al giorno con acqua tiepida/fresca e detergente delicato; applicare 2 volte al giorno una quantità moderata di gel lenitivo (vitamina E); evitare l’esposizione al sole/lampade per i primi 15 gg; non toccare la zona trattata con mani sporche; non grattare/sfregare; in questo periodo non applicare altre sostanze, farmaci o cosmetici diversi da quelli suggeriti.

Viene dunque prodotta la documentazione fotografica post trattamento.

La guarigione impiega circa 4 settimane.

Possibili complicanze
– chimiche (Emla)
– anatomiche (ghiandole di meibomio, cantomediale)
– tecniche manovre (inserire link pubblicazione americana)
– migrazioni
Se eseguite bene le prime due sedute, vista la sottigliezza della parte, in genere non si ritocca prima di 7/8 anni. Creare tessuto cicatriziale significa aver lavorato in maniera aggressiva, il che comporta anche altre problematiche quale la migrazione del colore. Una eccessiva violenza può creare anche danni alla cornea.

Strategie di copertura
E’ possibile intervenire su vecchi eye-liner cambiandone sia il colore che la forma. I trattamenti più richiesti riguardano camouflage di vecchi eyeliner bluastri o verdastri.
È inopportuno intervenire con camouflage color pelle o trattamenti invasivi.

Medical tattoo
L’eyeliner può essere un valido aiuto per il recupero dell’integrità e il benessere psicofisico di persone che hanno avuto patologie.
Nel 1984 la Dottoressa Giora Angres ha perfezionato il tatuaggio delle palpebre o eyeliner permanente pubblicando uno studio di 2 anni su 250 palpebre di donne con disabilità che non potevano truccarsi autonomamente. Da qui ha avuto inizio ciò che oggi noi conosciamo come trucco permanente o permanent make up (PMU) con finalità medica.

Si applica in presenza di alopecia anche farmacologica, su donne con paraplegia, su esiti da eventi traumatici, cicatrici, ustioni, anche da importanti rush cutanei.

Rita Molinaro
Presidente Clinita
Rita Molinaro PMU Factory